perversioni
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Le Parafilie (o Perversioni)

Introduzione

Le parafilie o perversioni sessuali sono comportamenti, impulsi o fantasie di carattere sessuale indispensabili all’eccitazione che coinvolgono oggetti inanimati, bambini o persone non consenzienti.

Questi comportamenti sono sempre presenti nell’attività sessuale del soggetto e producono sofferenza o umiliazione di se stessi o del partner.

Le attività parafiliache generalmente rappresentano dei veri e propri reati perseguiti dalla legge, come ad esempio la pedofilia, il sadismo o il masochismo sessuale.

Le perversioni di cui parleremo, e che io definisco perversioni hard, sono presenti quasi esclusivamente fra gli uomini (98%); questo dato sembrerebbe dimostrare che le donne non sono perverse. In realtà, le perversioni femminili si esprimono attraverso altre modalità e vanno pertanto cercate in ambiti diversi da quello prettamente sessuale.

Le perversioni che tratteremo di seguito sono le più diffuse, ma ne esistono moltissime altre come, ad esempio, la scatologia telefonica (telefonate oscene), la zoofilia (avere rapporti sessuali con animali), la coprofilia (eccitarsi facendosi defecare addosso), l’urofilia (eccitarsi facendosi urinare addosso), la clismafilia (eccitarsi attraverso l’uso dei clisteri), ecc. Tutti questi comportamenti possono assumere un carattere compulsivo e coatto, come avviene nelle perversioni hard, oppure rappresentare una forma di sperimentazione e di gioco e quindi essere considerate delle perversioni soft.

Le Perversioni Sessuali: Come si Manifestano Le Terapie

Esibizionismo

L’esibizionismo comporta l’esposizione dei propri genitali ad un estraneo che non se lo aspetta. Qualche volta il soggetto si masturba mentre si mostra o mentre fantastica di mostrarsi all’altro.
Solitamente questi soggetti non tentano di avere una vera e propria attività sessuale con l’estraneo, ma desiderano semplicemente sorprendere o provocare uno shock in chi li guarda. A volte si eccitano fantasticando sul fatto che chi li sta guardando possa eccitarsi a sua volta.
L’età di insorgenza è generalmente intorno ai 18 anni anche se il disturbo può iniziare in età più avanzata.
L’impulso ad esibirsi diventa meno pressante dopo i 40 anni.

Feticismo

Comporta l’uso di oggetti inanimati come ad esempio mutande, reggiseni, calze, scarpe, stivali o altri accessori di abbigliamento femminile al fine di raggiungere l’eccitazione. Spesso il soggetto strofina o annusa l’oggetto feticistico mentre si masturba tenendo. A volte egli chiede al proprio partner di indossare l’indumento o l’oggetto durante i rapporti sessuali.
I primissimi segni della parafilia si possono riscontrare già nella fanciullezza anche se esordisce in maniera evidente nell’adolescenza e tende a diventare cronico.

Frotteurismo

Comporta il toccare e lo strofinarsi contro una persona non consenziente. Il soggetto, mentre strofina i propri genitali contro le cosce o le natiche della sua vittima, fantastica di avere una relazione intima ed esclusiva con lei. Il comportamento di solito viene attuato negli autobus o su marciapiedi affollati per evitare conseguenze giudiziarie. 
L’insorgenza è in età adolescenziale e la maggior parte degli atti di frotteurismo avvengono dai 15 ai 25 anni, dopo di la sua frequenza.

Pedofilia

Comporta attività sessuale con bambini prepuberi (13 anni o più piccoli). Essi possono avere preferenze fra maschi e femmine anche se generalmente la pedofilia coinvolge più frequentemente le femmine che i maschi. Alcuni soggetti con pedofilia, talvolta, sono attratti sessualmente anche da persone adulte.
Il pedofilo può limitarsi a spogliare il bambino, a guardarlo, a mostrarsi, a masturbarsi in sua presenza a toccarlo con delicatezza o accarezzarlo. A volte, comunque, può sottoporre il bambino a fellatio o cunnilingus, penetrare la sua vagina, la bocca o l’ano con le dita, con corpi estranei o con il pene, usando anche la violenza.
Il pedofilo di solito giustifica queste attività sostenendo che hanno un valore educativo per il bambino e che, in qualche modo, il bambino ne ricava piacere o che il bambino, al momento dell’abuso, era sessualmente provocante.
La metà circa degli abusi sessuali sui bambini avvengono in famiglia fra padri e figli o figliastri o tra parenti.
Generalmente, se la pedofilia non è associata a sadismo sessuale, il soggetto pedofilo cerca di ottenere dal bambino affetto, interesse e fedeltà, per evitare che riveli ad altri questo genere di attività sessuale.

Il comportamento pedofilo ha inizio nell’età adolescenziale, ma può anche manifestarsi intorno alla mezza età e tende a cronicizzarsi. La frequenza del comportamento pedofilo varia anche in relazione allo stress psicosociale che il soggetto attraversa.

Masochismo Sessuale

Comporta l’atto reale umiliato, percosso, legato o altro al fine di raggiungere l’eccitazione sessuale.
Alcuni soggetti si limitano ad immaginare, durante un rapporto sessuale o la masturbazione, di essere violentati e tenuti bendati o legati da altri, in modo che non vi sia possibilità di fuga. Altri agiscono i propri impulsi sessuali per proprio conto legandosi, pungendosi con spilli, procurandosi scosse elettriche.
Solitamente il masochista chiede al proprio partner di essere schiaffeggiato, sculacciato, bendato o umiliato in qualsiasi modo, anche ad esempio, facendosi urinare o defecare addosso.
Una forma particolarmente pericolosa di masochismo è l’ipossifilia che implica una deprivazione di ossigeno ottenuta mediante la compressione del petto, un cappio, la legatura, un sacchetto di plastica o altro che, a volte, può provocare addirittura il decesso.

Le fantasie masochiste sono presenti fin dalla fanciullezza, anche se i comportamenti vengono messi in atto nella prima età adulta. il decorso tende a cronicizzarsi e a divenire stabile per quanto riguarda la gravità degli atti mascochistici, ma in alcuni casi possono diventare così intensi da provocare la morte del soggetto.

Sadismo Sessuale

Comporta azioni reali dove il soggetto ricava eccitazione sessuale dalla sofferenza fisica e psicologica della sua vittima. Le fantasie o gli atti sadici possono comportare l’imprigionamento, il bendare, lo schiaffeggiare, il pizzicare, il percuotere, il bruciare, il violentare, il mutilare, il torturare fino a uccidere. Alcuni manifestano solo fantasie sadiche durante i rapporti sessuali e cercano, in questo modo, di avere un controllo completo sulla vittima che è terrorizzata dall’imminente atto sadico. 

È probabile che le fantasie sadiche siano presenti fin dall’infanzia. L’età di esordio delle attività sadiche si situa nella prima età adulta. Ha un decorso cronico e la gravità degli atti tende ad aumentare col tempo.

Feticismo di Travestimento

Comporta l’indossare abbigliamento del sesso opposto allo scopo di raggiungere l’eccitazione sessuale. È un disturbo presente solo nei maschi eterosessuali e va, pertanto distinto dal transessualismo (disturbo dell’identità di genere). Di solito soggetto colleziona gli abiti femminili con cui si traveste. Quando è travestito si masturba immaginando di essere maschio e femmina. Allo stesso tempo. Alcuni maschi si travestono solo parzialmente ad esempio indossando biancheria intima femminile sotto abiti maschili.
Decorso
Generalmente i primi segni iniziano a evidenziarsi già in età infantile o adolescenziale, ma solo in età adulta lo manifestano apertamente. Il decorso è essere cronico, anche se con il passare degli anni il travestimento può perdere la capacità di far eccitare il soggetto.

Voyeurismo

Comporta l’atto di osservare soggetti che non se l’aspettano mentre sono nudi , si sanno spogliando o sono impegnati in attività sessuali. Di solito non cercano di avere attività sessuali con la vittima e, infatti, il voyeur raggiunge l’orgasmo attraverso la masturbazione che pratica mentre guarda. Nella forma grave è l’atto di guardare rappresenta l’unica forma di attività sessuale.
Decorso
L’esordio del comportamento parafiliaco è prima dei 15 anni e il suo decorso è tendenzialmente cronico.

Come si Manifestano

Mettendo su un continuum la gravità delle perversioni possiamo dire che:

  • Nelle forme ‘tenui’ , i pazienti sono turbati dalle loro spinte sessuali, parafiliache, ma non le mettono in atto;
  • Nelle condizioni di gravità ‘moderata’, i pazienti traducono la spinta in azione, ma solo occasionalmente;
  • Nei casi ‘gravi’, i pazienti mettono ripetutamente e compulsivamente in atto le loro spinte parafiliache.

Alcune perversioni possono avere inizio nella fanciullezza o nella prima adolescenza, ma si manifestano in maniera più evidente durante l’adolescenza o la prima età adulta. Molti soggetti affermano che le fantasie sono sempre presenti, ma che si alternano periodi in cui la frequenza delle fantasie e l’intensità degli impulsi variano notevolmente.
La parafilia tende ad avere un decorso cronico anche se con l’età i comportamenti perversi possono diminuire.

Le Terapie

I pazienti con parafilie sono notoriamente difficili da trattare perché, a differenza di altre tipologie di pazienti, avverto raramente un reale disagio o una sofferenza per i loro comportamenti devianti. Le difficoltà aumentano quando il disturbo è associato a una patologia del carattere antisociale, borderline o narcisistica.
I farmaci antiandrogeni o antidepressivi rappresentano, negli Stati Uniti, comuni strumenti terapeutici. Il loro utilizzo, però, è limitato da un certo numero di inconvenienti (effetti collaterali, problema del mancato consenso) e va comunque associato a una forma di psicoterapia individuale o di gruppo.
Sono necessari, dunque, degli approcci ‘su misura’ per ogni singolo individuo e, prima che la terapia possa dare risultati, i pazienti debbono accettare completamente la responsabilità per le proprie azioni e per il danno che hanno causato.

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